1)
Dizion. 4° Ed. .
CUOCERE
Apri Voce completa
pag.880
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CUOCERE.
Definiz: | L'azione, che fa il fuoco nelle cose materiali, col calor mezzano, tra lo scaldare, e l'abbruciare. Lat.
coquere. Gr. πέμπτειν. |
Esempio: | Bocc.nov. 54. 3. Acconcia la gru la mise a fuoco, e con sollecitudine a cuocerla
cominciò. |
Esempio: | E Bocc. nov. 61. 6. Avendo ella fatti cuocere due grossi
capponi, avvenne, che Gianni, che venir non vi doveva, molto tardi vi venne. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 186. Una novella di un'altr'oca mi viene a memoria di
raccontare, la quale ec. venne alle mani di certi, che sel'ebbono, com'ella fu cotta. |
Esempio: | Ricett. Fior. Cuoci a fuoco lento l'acqua, ed il mele, fino a che si levi via la
stummia. |
Definiz: | §. I. Per esprimere la stessa azione fatta dal calor del sole. Lat. urere,
incoquere. Gr. κωνύειν.
|
Esempio: | Bocc.nov. 77. 54. Il sole ec. non solamente le cosse le carni tanto, quanto ne
vedea. |
Esempio: | Dant. Inf. 17. Quando Fetonte abbandonò li freni, Perchè 'l ciel, come pare ancor,
si cosse. |
Esempio: | Alam. Colt. 5. 133. Render molle Quanto cuoce il calor, o innaspra il gielo.
|
Definiz: | §. II. E Cuocere si dice parimente dell'azione, che fa il freddo sì nelle piante, e nelle frutte, come nella terra
ec. Lat. urere. |
Esempio: | Alam. Colt. 1. 23. Già si cavin le fosse, e tanto avanti, Ch'il freddissimo Coro,
e cotto, e trito Aggia il mosso terren pria, che la vite Se gli commetta. |
Esempio: | Dav. Colt. 194. Pruova a pesare due secchi legni ec. l'uno tagliato di primavera,
e l'altro di verno ec. tiengli all'acqua, e al sole, quel s'apre come una melagrana, cuocesi, e imporrisce.
|
Definiz: | §. III. Per Molestare, Travagliare, Tormentare, e Affligger l'animo. Lat. coquere.
angere. Gr.
περικαίειν. |
Esempio: | Bocc. lett. Pin. Ross. 281. Volendo venire a quella parte, la quale ec. più che
niuna altra nel presente esilio, vi cuoce. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. Tanto m'è cociuta, e cuoce questa, che quella è passata via.
|
Esempio: | Petr. canz. 4. 4. Qual fu a sentir, che 'l ricordar mi cuoce? |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 3. 17. Cuocelo sempre, ed impassiona la coscienza del benifizio
intrapreso. |
Esempio: | Alleg. 79. Ma perchè io so quanto questa cosa vi cuoce, per non vi far disperare
affatto ve 'l dirò cantando. |
Esempio: | Burch. 1. 130. Talchè ancor rimembrando me ne cuoce. |
Definiz: | §. IV. Per Frizzare. |
Esempio: | M. Aldobr. E perciocche appresso queste cose fanno cuocere, e ardere, laonde i
peli caggiono, ugnete appresso d'olio rosato. |
Definiz: | §. V. Per Iscottare. Lat. incoquere. Gr.
ἐνέψειν. |
Esempio: | Dant. Purg. 9. E sì lo 'ncendio immaginato cosse, Che convenne, che 'l sonno si
rompesse. |
Esempio: | Vit. Barl. 18. Non puote essere, che chi istà appresso del fuoco, che egli alcuna
volta non si cuoca. |
Definiz: | §. VI. Per dinotar quella operazione, che alcuni crederono, che facesse il calor naturale dello stomaco intorno al
cibo; lo che anche diremmo Concuocere. Lat. concoquere. Gr.
πεπαίνειν. |
Esempio: | M. Aldobr. Il vino, quando egli viene alla forcella per sua sottilitade, non vi
dimora tantochè sia cotto, anzi se ne va per li membri tutto crudo. |
Esempio: | E M. Aldobr. altrove: Se 'l dormire è fatto secondo che si
conviene, egli guarda molto la santà del corpo, imperocchè egli fa ben cuocere la vivanda. |
Definiz: | §. VII. Talora è in signific. neutr. assol. e vale lo stesso. |
Esempio: | M. Aldobr. Quando la vivanda cuoce, fa male il bere, perciocchè la vivanda non
cuoce niente a sua natura. |
Esempio: | E M. Aldobr. altrove: Quando l'orina comincia a spessare, e ad
avere un poco di colore, allora comincia la vivanda a cuocere. |
Definiz: | §. VIII. Cuocere, in signific. att. e neutr. pass. per Imbriacare altrui, o se stesso. Lat.
inebriari. Gr. μεθύειν. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 1. 11. Come sarebbe mandare del vino a uno, che si diletti del
bere, e si cuoca spesso. |
Esempio: | Stor. Eur. 5. 102. Essendo appresso di loro e vergogna, e colpa grandissima il non
si cuocere nelle feste. |
Definiz: | §. IX. Farla bollire, e mal cuocere, diciamo di chi con superiorità faccia fare altrui ciò, che
gli pare. |
Esempio: | Varch. Ercol. 91. Quando non riusciva loro alcuna impresa, nella quale si fossero
impacciati, e messavisi coll'arco dell'ossa, si diceva tra 'l popolo, e' la fanno bollire, e mal cuocere. |
Esempio: | Alleg. 1. Dove il Berni archimandrita fa bollire, e mal cuocere la minestre il dì
di berlingaccio a' laureati. |
Definiz: | §. X. Cuocer bue, vale Consumare il tempo in cosa, che non s'intenda, o non se ne gusti. |
Esempio: | Bern. rim. Mentre tu di l'uficio, e cuoci bue. |
Esempio: | Buon. Tanc. 5. 6. Quanto a me sto a sentire, e cuoco bue. |
|